La presidente dell’Associazione ICT di Confcommercio entra nel dibattito sull’EUCS
Cloud e cybersecurity, Assintel - Confcommercio: invece di concentrarci su chi detiene i nostri dati Bruxelles normi l’utilizzo tutelando interessi UE
Generali: “La realtà oggi è che non è possibile non dipendere da fornitori di servizi cloud stranieri”
Milano, 20 settembre 2024
Nel dibattito in corso sull’European Cybersecurity Certification scheme for Cloud Users (Eucs), in discussione a Bruxelles, dobbiamo guardare in faccia la realtà e agire in base a quella che è la situazione attuale: in Europa, e in Italia a maggior ragione, ad oggi non è possibile gestire in completa autonomia i servizi cloud, dobbiamo affidarci anche ai grandi fornitori stranieri. Fintanto che la realtà sarà questa e non riusciremo a livello europeo a colmare tale gap, spostiamo allora il dibattito: invece di concentrarsi su chi detiene i nostri dati, puntiamo l’attenzione su come sia possibile utilizzarli e cerchiamo di trovare le migliori tutele tecnologiche e normative. Soprattutto per i dati di tipo strategico a livello nazionale, che devono assolutamente restare sul territorio del Paese membro e per i quali ritengo debba essere garantita l’immunità”.
A dirlo, in una nota, è Paola Generali, presidente di Assintel, l’associazione Ict di Confcommercio.
“L’Unione europea - sottolinea Generali - è stata molto efficiente e puntuale in questi anni nel normare le tematiche relative alla protezione dei dati e alla cybersecurity, la strategia in questo senso è ampia e particolareggiata, a partire dal GDPR fino ad arrivare all’ AI Act, Data Act, NIS2, DORA ecc.. Lanciamo allora un appello a Bruxelles: partendo dal presupposto che è praticamente impossibile allineare le norme con la velocità dell’evolversi della tecnologia, prevediamo, all’interno dei vari regolamenti e direttive, disposizioni precise che normino l’utilizzo dei nostri dati da parte dei fornitori di servizi cloud. E stabiliamo criteri stringenti, severi e frequenti di verifica e monitoraggio a tutela degli interessi europei e dei Paesi membri, sia che tale servizi vengano offerti da player extraUE, sia che vengano offerti da player europei”.
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