Cybersecurity e Intelligenza Artificiale

L’alleanza necessaria per un futuro digitale sicuro

A cura di Emiliano Marmondi

L’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo della tecnologia e non solo. Dalle auto a guida autonoma ai chatbot intelligenti, dalle raccomandazioni personalizzate di acquisto fino alle diagnosi mediche supportate da IA, questa tecnologia è sempre più integrata nella nostra vita quotidiana. Le opportunità create dall’IA sono potenzialmente immense, così come lo sono anche le cyber minacce che grazie alla IA stanno prendendo sempre più piede. L’uso dell’intelligenza artificiale nelle mani sbagliate può essere un’arma a doppio taglio, capace di esporre individui e organizzazioni a nuovi e sofisticati attacchi informatici.

La sicurezza informatica, oggi, non può più fare a meno dell’intelligenza artificiale, ma allo stesso tempo deve essere attrezzata per rispondere alle minacce derivanti dall’uso malevolo dell’IA stessa. A fronte di ciò, il tradizionale approccio alla sicurezza informatica, basato su misure preventive standard come firewall e antivirus, non è più sufficiente. Gli attacchi odierni sono più rapidi, più complessi e più difficili da individuare. Questo ha portato a una crescente domanda di soluzioni di cybersecurity avanzate, che siano in grado di rispondere in tempo reale alle minacce. È qui che l’intelligenza artificiale entra in gioco.

Intelligenza Artificiale e cybersecurity: le potenzialità

L’IA ha il potenziale per rivoluzionare la cybersecurity in molti modi, di seguito riporto solo alcune delle applicazioni principali, che possono essere d’aiuto a chi si occupa quotidianamente di sicurezza informatica:

  1. Rilevamento delle minacce in tempo reale: Uno degli aspetti più significativi dell’uso dell’intelligenza artificiale nella cybersecurity è la sua capacità di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale e rilevare anomalie. Attraverso l’uso di algoritmi di machine learning e deep learning, l’IA è in grado di riconoscere comportamenti sospetti, che potrebbero indicare un attacco informatico. Le soluzioni basate su IA sono in costante evoluzione e puntano sull’efficacia nell’individuare minacce zero-day e/o altre attacchi “non standard”.
  2. Automazione delle risposte: tutti noi sappiamo quanto sia importante la capacità e la velocità di risposta quando si tratta di contrastare un attacco informatico. Le soluzioni basate su IA ci possono aiutare non solo a identificare una minaccia in tempo reale, ma possono essere di aiuto per avviare delle risposte automatiche, atte a mitigare l’impatto dell’attacco in corso. Ridurre il tempo di reazione automaticamente abbassa il valore di rischio del potenziale danno. Ad esempio, un sistema di difesa IA può isolare una parte della rete compromessa non appena rileva un comportamento anomalo, può isolare un singolo client oppure può essere di supporto a un servizio SOC (security operations center) per analisi precise dei log.
  3. Previsione e prevenzione degli attacchi: Un altro vantaggio dell’IA è la sua capacità predittiva. Attraverso l’analisi di grandi quantità di dati, l’IA può identificare modelli e tendenze che suggeriscono la possibilità di futuri attacchi. In questo modo, le organizzazioni possono adottare misure preventive prima che si verifichi un attacco. L’IA può anche simulare scenari di attacco, aiutando le aziende a testare e rafforzare le loro difese.
  4. Gestione delle vulnerabilità: Le reti e i sistemi informatici moderni sono complessi e comprendono una vasta gamma di software e dispositivi. Identificare e correggere tutte le vulnerabilità presenti è un compito arduo e dispendioso in termini di tempo. L’IA può aiutare a identificare le vulnerabilità in modo più efficiente, aiutando nella prioritizzazione dei task da mettere in campo ed analizzando velocemente i potenziali punti deboli che richiedono attenzione immediata.

Tuttavia, l’Intelligenza Artificiale non è solo uno strumento a disposizione dei difensori, ma, purtroppo, anche di potenziali attaccanti. In questi mesi si è potuto notare un aumento consistente degli attacchi che sfruttano l’IA; tra questi il “Deepfake e manipolazione di contenuti” ossia video e audio falsificati con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale che possono essere utilizzati per diffondere disinformazione, ricattare persone o manipolare eventi e elezioni governative, etc.

Avendo l’IA a disposizione di molti (direi “on the shelf”) anche gli attacchi automatizzati più “banali” come il brute force, per esempio, possono essere eseguiti in modo più efficiente e con meno risorse grazie agli algoritmi di machine learning. Gli stessi ransomware possono diventare più efficaci, imparando ad evitare i sistemi di difesa e a criptare dati in modo più intelligente e rapido, sfuggendo così alle potenziali misure di remediation.

L’utilizzo della IA in campo della cybersecurity e non solo solleva importanti questioni etiche e normative. Da un lato, l’IA offre molteplici opportunità per migliorare la sicurezza dei sistemi informatici, ma dall’altro presenta rischi legati alla privacy e all’uso scorretto dei dati. I sistemi di IA, per essere efficaci, richiedono grandi quantità di dati per addestrarsi, il che può comportare l’accesso a informazioni sensibili o personali.

Inoltre, esiste il rischio che algoritmi di intelligenza artificiale possano essere distorti o manipolati, portando a decisioni errate o discriminatorie. Questo apre la strada a domande su come regolamentare l’uso dell’IA nella cybersecurity e su chi sia responsabile in caso di errori o violazioni della privacy.

Il futuro della Cybersecurity con l’IA

Guardando al futuro, è chiaro che l’Intelligenza Artificiale giocherà un ruolo sempre più importante nella cybersecurity. Le aziende e le organizzazioni che abbracceranno questa tecnologia saranno meglio equipaggiate per fronteggiare le minacce informatiche in continua evoluzione. Tuttavia, sarà fondamentale un approccio equilibrato, che consideri i benefici dell’IA, ma che, contemporaneamente, metta al centro sempre il professionista con le sue capacità. L’IA dovrà essere sempre di più un potenziatore di queste capacità, considerando anche le sfide etiche e normative che essa porta con sé.

La collaborazione internazionale sarà cruciale per sviluppare standard e normative globali che possano gestire l’uso dell’IA nella cybersecurity. La minaccia informatica è globale e non conosce confini: solo con un approccio concertato sarà possibile sfruttare appieno le potenzialità dell’IA e, allo stesso tempo, proteggere la sicurezza e la privacy degli individui e delle organizzazioni.