La cyber security al centro – i paradigmi dell’industria di oggi e domani

La cyber security al centro - i paradigmi dell’industria di oggi e domani

A cura di Marco Comastri

L’industria moderna è in costante evoluzione, attraversando fasi di trasformazione tecnologica che pongono nuove sfide, ma al contempo offrono opportunità uniche.

Con l’avvento della digitalizzazione e la crescente interconnessione delle attività aziendali, la cyber security emerge come un pilastro fondamentale, garantendo non solo la protezione dei dati, ma anche la competitività e la resilienza delle aziende, indipendentemente dalla loro dimensione o settore.

D’altronde, l’era della digitalizzazione ha segnato un’epoca di produttività aumentata attraverso l’integrazione di Big Data, tecnologie IoT e sistemi intelligenti. Tuttavia, l’adozione di nuove tecnologie rappresenta un passo avanti che richiede un approccio più umano, sostenibile e resiliente. Questo cambiamento non è solo tecnologico, ma anche culturale, e la sicurezza informatica deve essere integrata in ogni fase di questo nuovo paradigma aziendale.

Oggi, e sempre di più nel futuro, la collaborazione tra uomo e macchina si intensifica, creando una superficie di attacco più ampia e complessa. La crescente interconnessione tra dispositivi IoT, sistemi di realtà aumentata e altre tecnologie richiede misure di sicurezza più robuste per proteggere i dati sensibili e prevenire attacchi informatici. La sicurezza informatica non è più un’opzione, ma una necessità integrata in ogni fase del processo aziendale.

Sfide e opportunità

La gestione della sicurezza informatica nei nuovi ambienti aziendali deve affrontare diverse sfide. Uno dei principali problemi della trasformazione digitale dell’ultimo decennio è stato lo sviluppo di sistemi con vulnerabilità intrinseche, spesso dovute all’utilizzo di software obsoleti. Molte aziende, ad esempio, ancora utilizzano sistemi operativi datati che richiedono protezioni specifiche per minimizzare i rischi. In questo contesto, l’adozione di normative come la direttiva NIS2 e il Cyber Resilience Act a livello europeo mira a rafforzare la sicurezza dei prodotti digitali connessi e a garantire che tutte le aziende, dalle piccole e medie imprese (PMI) ai grandi gruppi, implementino misure di sicurezza efficaci. Questi regolamenti stimolano una maggiore maturità cyber all’interno delle organizzazioni, spingendole verso pratiche più sicure e resilienti.

La formazione del personale è un altro aspetto cruciale per il successo delle imprese in questa nuova era digitale. Gli operatori devono essere consapevoli dei rischi informatici e sapere come rilevare e rispondere agli attacchi. La sensibilizzazione e l’educazione sulla cyber security devono diventare parte integrante della cultura aziendale, affinché i dipendenti possano reagire prontamente a qualsiasi anomalia nei sistemi. In Italia, la cyber security non è solo una questione di protezione dei dati, ma anche di competitività economica. Come evidenziato da esperti del settore, maggiore sicurezza significa maggiore competitività sul mercato. Questo è particolarmente rilevante per le PMI, che rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana. Un’azienda che investe in cyber security non solo protegge i propri asset, ma rafforza la propria posizione competitiva, contribuendo così allo sviluppo economico del paese. È anche vero che le competenze richieste in questo nuovo panorama sono sempre più specializzate. La domanda di professionisti STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) è in continua crescita, ma non bisogna trascurare l’importanza dei profili umanistici. In un’epoca di trasformazione digitale, la formazione continua è essenziale. Le aziende devono investire nella formazione del proprio personale, offrendo percorsi di apprendimento che combinano competenze tecniche e umanistiche per affrontare le sfide della cyber security. Non sarebbe errato dire che proteggere l’economia significa anche contribuire al benessere della società. La cyber security è un settore in continua evoluzione, che richiede un approccio dinamico e collaborativo.

L’intelligenza artificiale, per esempio, offre strumenti potenti per migliorare la sicurezza, ma rappresenta anche una minaccia se utilizzata dagli attaccanti. È quindi fondamentale sviluppare competenze avanzate e promuovere una cultura della sicurezza in tutta l’organizzazione. La cyber security nell’era digitale, quindi, non è solo una questione di tecnologie e protocolli, ma di persone e competenze.

La collaborazione tra i vari dipartimenti aziendali, la formazione continua del personale e l’adozione di nuove tecnologie sono elementi chiave per costruire un ambiente sicuro e resiliente. Mentre ci muoviamo verso un futuro sempre più connesso e digitale, la cyber security deve essere al centro delle strategie aziendali, garantendo che i sistemi siano non solo efficienti e produttivi, ma anche sicuri e resilienti. La protezione dei dati e la sicurezza dei sistemi operativi sono fondamentali per costruire la fiducia necessaria tra uomo e macchina, pilastro della nuova era digitale.